Qualche giorno fa non ero nel mio ufficio e ho avuto la malaugurata idea di scaricare la posta elettronica. Nulla di strano, poiche' spesso sono fuori sede e questa e' un operazione che svolgo quotidianamente senza grossi problemi..... ma quel giorno non avevo preso le dovute precauzioni !
Avevo portato con me il nuovo portatile (acquistato qualche giorno prima via internet) il cui software era ancora "vergine" cioe', non avevo ancora configurato e personalizzato i programmi installati tra cui ovviamente Outlook Express.
Outlook Express e' un buon software di gestione della posta elettronica semplice e potente da utilizzare ma anche molto limitato nel caso in cui, come spesso accade, bisogna trasferire gli account e le configurazioni di posta da un computer all'altro.
Anche in ufficio, tra i vari software di posta elettronica che utilizzo c'e' Outlook Express, ma e' configurato con oltre 130 regole per smistare automaticamente i messaggi ed evitare lo Spam di cui sono quotidianamente vittima.
Questo e' uno dei motivi per cui quel giorno, sul nuovo portatile ho scaricato ben 50 messaggi email di cui piu' della meta' erano di Spam. Chi non e' ancora stato vittima di questa brutta malattia pensera' che io stia scherzando e che 25 messaggi al giorno di "posta indesiderata" siano veramente troppi.
In realta' avevo scaricato la posta soltanto da un account poiche' se l'avessi fatto anche dai restanti 4 che possiedo, probabilmente il volume di spam sarebbe raddoppiato.
I messaggi di Spam sono piuttosto facili da individuare: vengono inviati in massa e in copia carbone nascosta (Bcc) a migliaia di utenti, non sono personalizzati e non hanno alcun riferimento logico ne' contenuto di interesse per il ricevente.
Esempi tipici di Spam in lingua inglese sono quei messaggi con oggetti del tipo "Want To Earn More Money Now?", "Short on cash? We'll give you $900" e molte altre "Stupidity".
Fig. 1 - In
quest'immagine qualche esempio di Spam in lingua inglese che
quotidianamente ricevo
In realta' questo fastidioso fenomeno, pur essendo di origine soprattutto americana, si sta diffondendo a macchia d'olio anche in Italia. Ma la cosa piu' allarmante e' che in questi ultimi tempi si sono messi a fare Spam anche certi "nomi illustri".
Poche settimane fa Emma Bonino mi ha scritto un messaggio il cui oggetto diceva "Toc toc, Sono Emma Bonino e la prego...", e i cui contenuti mi invitavano a partecipare ad un giochino elettorale sul loro sito web. Dopo qualche giorno ho scoperto da fonti ufficiali che lo stesso identico messaggio era stato inviato in Copia carbone nascosta ad alcuni milioni di indirizzi email italiani.
Probabilmente ora la Bonino stara' passando qualche guaio con la giustizia italiana che, per fortuna, punisce chi fa Spam.
Ma, a quanto pare, anche altri nomi illustri Italiani si sono messi a fare Spam. Prima di Smau Mondadori (si' hai capito bene, proprio Mondadori) mi ha inviato un messaggio anonimo (cioe' senza alcuna personalizzazione, ne' nome, ne' firma del mittente) in copia carbone nascosta, in cui mi invitavano a collegarmi al sito web Mondadori per partecipare ad un concorso a premi di cui non avevo mai richiesto alcuna informazione.
A Mondadori non ho mai lasciato il mio indirizzo email e, anche se l'avessi fatto, da un azienda di questo livello mi sarei aspettato un messaggio "promozionale" un po' piu' fine e personalizzato, rispetto a quel messaggio anonimo e inopportuno che invece ho ricevuto. Ma in Italia siamo ancora all'eta' della pietra....
Prova a immaginare se la Barnes & Noble avesse fatto la stessa cosa in America: la notizia sarebbe volata su tutte le pagine dei principali quotidiani locali.
Quindi.....
La morale di questa vicenda e' che oggi, anche in Italia, basta veramente poco per diventare vittime di Spam. A volte e' sufficiente iscriversi ad una newsletter di troppo o, ancor peggio, registrarsi sui motori di ricerca attraverso alcuni servizi o software gratuiti e.... il danno e' fatto.
Da quel momento in poi sarai anche tu ad alto rischio di Spam.
E se hai la sfortuna di capitare su uno di quei Cd-rom contenenti milioni di indirizzi email venduti quotidianamente sul web (ogni mese ricevo almeno 4 o 5 proposte di acquisto) allora e' giunto anche per te il momento di affilare le armi e di prepararti a combattere la "sporca guerra contro lo Spam".
Come difendersi dallo Spam?
Non e' facile, ma esistono alcuni trucchi utili per limitare i danni dello spam. Vediamone alcuni:
1) PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE
Prima di cadere vittima dello spam evita tutto cio' che possa
causarlo come ad esempio:
b) Se sei un navigatore non inserire il tuo indirizzo email in nessun modulo se non e' espressamente richiesto o necessario
b) utilizza indirizzi email gratuiti o fasulli quando il richiedente ti sembra poco affidabile oppure quando non c'e' un motivo valido perche' ti venga richiesto il tuo indirizzo email.
c) Evita di registrare il tuo sito web sui motori di ricerca utilizzando i software o i servizi gratuiti di registrazione perche' il rischio di cadere in qualche "catena di sant'antonio" o cd-rom di spam e' molto alto
d) Se scrivi sui newsgroup utilizza questo trucco: inserisci l'indirizzo email reale preceduto dalla scritta TOGLIMI (ad esempio: TOGLIMIcarlo@rossi.com ) in questo modo ingannerai i software che raccolgono automaticamente il tuo indirizzo email, e gli interessati capiranno di togliere la tale scritta per poterti scrivere.
2) UTILIZZA I FILTRI e LE REGOLE
Quasi tutti i programmi di posta elettronica dispongono di filtri e
di regole per eliminare la posta indesiderata. Se utilizzi Outlook
Express prova a cliccare su "Strumenti->Regole
messaggi->Posta Elettronica".
Con questa funzione potrai dire ad esempio di cancellare tutti i messaggi che provengono da un determinato autore. Ricordati di usare la regola "Elimina dal Server" altrimenti il messaggio viene comunque scaricato sul tuo pc (rallentando cosi' i tempi di scaricamento)
Fig.2 - Esempio di Regola che elimina i messaggi provenienti da un indirizzo email indesiderato
Tuttavia le migliori regole da utilizzare contro lo spam sono poco conosciute ma sono anche le piu' utili. Vediamole nel dettaglio:
a) Crea una regola che rimuova dal server tutti i messaggi che nel corpo del testo contengono la scritta "this is not spam", oppure "questo non puo' essere considerato spam", o definizioni simili. Queste frasi infatti vengono spesso utilizzate proprio da chi fa spam per giustificare i propri errori (ultimamente in Italia va' di moda scrivere "il tuo indirizzo e' stato raccolto da internet quindi questo messaggio non puo' essere considerato spam")
b) Gli spammer americani (i piu' "cattivi" e i piu' insistenti) amano utilizzare indirizzi email gratuiti basati su domini poco comuni in Italia o comunque, poco utilizzati da chi fa business. Questi indirizzi sono nomi di dominio del tipo "nome@honkhong.com", "nome@arabia.com" oppure "nome@china.com" . Nel momento in cui ricevi parecchi messaggi spam dagli stessi domini gratuiti crea una regola che cancelli automaticamente dal server tutti i messaggi che nel campo "da" contengono la scritta @china.com , @honkhong.com , e tutti i domini da cui sei solito ricevere spam (creare questa regola e' molto semplice con Outlook Express). Ovviamente evita di farlo con Yahoo.com o Hotmail e altri famosi indirizzi email gratuiti utilizzati dalla massa degli utenti, altrimenti rischieresti di cancellare messaggi per te utili.
c) Se sei bombardato dallo spam, come ultima arma di difesa, crea delle regole molto "severe" che rinviano direttamente ad un altro indirizzo email tutta la posta che potenzialmente puo' essere considerata spam. Bastera' consultare occasionalmente questo indirizzo per verificare se tra lo spam ci sono messaggi utili o "interessanti".
3) NON CADERE NELLA TRAPPOLA
Se ti arriva un email di Spam in cui ti invitano a rispondere con
"remove" o "unsubscribe" per cancellarti dalla
loro mailing list, NON FARLO ! Quasi sempre e' un trucco per
accertarsi che il tuo indirizzo email sia attivo e funzionante e
quindi continuare a fare spam.
Se poi ti invitano a chiamare un certo numero di telefono per cancellare la tua iscrizione dalla lista, non farlo mai poiche' si tratta di numeri internazionali a pagamento. La stessa cosa accade anche con i messaggi email che ti ricordano che il tuo ordine di 300$ e' andato a buon fine (ordine che ovviamente non hai mai fatto) e che, per annullarlo, devi telefonare a quel determinato numero internazionale (da 3.000 lit. al minuto).
4) LA VENDETTA
Oggi su internet c'e' chi, come soluzione estrema allo spamming
sceglie di contrattaccare. C'e' chi intasa le caselle email dello
spammer facendo mail bombing o ancor peggio inviandogli un Troyan
virus, c'e' invece chi risale all'indirizzo Ip del mittente e lo
denuncia all'autority competente o semplicemente risponde allo spam
con altro spam.
Personalmente ritengo che siano tutte guerre perse, perche' lo spammer e' diventato furbo e scaltro, e la gente conosce molto poco i trucchi del mestiere. A volte, quando mi capita di ricevere spam e sono certo che l'indirizzo email del mittente sia corretto (evento molto raro) provo a rispondere cercando di fargli capire l'errore.
Un mio amico invece, preferisce rispondere al mittente con altro spam: registra il suo indirizzo email in uno dei peggiori servizi gratuiti di registrazione automatica offerti da internet. Uno di quei servizi (in cui lui stesso era caduto) che ti promettono di registrare il tuo sito in oltre 10.000 directories e motori di ricerca internazionali, ma il cui unico obiettivo e' quello di bombardarti di spam.
Chi di spada ferisce, di spada perisce.... o come dice lui: "Punirne uno per educarne cento !"
Suggerimenti utili
Riconoscere chi fa Spam oggi su internet e' sempre piu' difficile.
Gli Spammer piu' "cattivi" cambiano regolarmente indirizzo
email in modo da limitare l'effetto dei filtri e delle regole antispam
utilizzate dai navigatori; gli "spammer" piu' esperti
realizzano invece messaggi sempre piu' mirati e personalizzati per
"illudere" il ricevente.
In certi casi e' difficile capire se, chi ci segnala un servizio o un prodotto lo faccia perche' realmente convinto del nostro interesse oppure soltanto perche' ha un indirizzo email in piu' a cui proporsi.
Personalmente ritengo che qualunque segnalazione tramite email debba essere targhettizata ed avere dei contenuti e delle motivazioni forti per il ricevente che la leggera'.
Cio' implica un complesso lavoro di selezione e di ricerca degli indirizzi email sul web, uno studio preciso dei contenuti ed una personalizzazione di tutti i messaggi che dovranno essere inviati singolarmente (non in copia carbone nascosta) e riportare sempre il nome, cognome e l'indirizzo email del mittente.
Non e' semplice lo so': un'operazione di questo tipo puo' portare via diverse settimane di lavoro rispetto all'invio selvaggio a migliaia di indirizzi email raccolti casualmente sul web.
Ma i risultati si vedono subito: chi sceglie la prima strada raccogliera' un discreto numero di utenti interessati ad approfondire i contenuti del messaggio.
Chi invece sceglie la seconda strada raccogliera' soltanto migliaia di proteste da parte dei navigatori e, nel migliore dei casi, il prorio indirizzo finira' nei filtri e nella lista nera dei "mittenti bloccati" della maggior parte dei destinatari.
Il vero Email Marketing sceglie sempre un'altra strada !
- Per approfondimenti: Madri
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