Se la definizione dello schema della
base di dati non è fatto ad hoc, può succedere che si abbiano delle anomalie nel
database, quali, per esempio, la ripetizione delle informazioni con spreco di
tempo (per l’inserimento dei dati) e di spazio (memoria).
La teoria della normalizzazione ha come scopo quello
di fornire metodi per progettare basi di dati senza anomalie. In pratica la
normalizzazione consente di verificare se la definizione dello schema
corrisponde a dei “canoni standard” di correttezza della base di dati. Dopo aver
definito lo schema, si devono seguire alcune regole per rendere le tabelle in
quelle che sono chiamate le FORME NORMALI, cioè per fare in modo che lo
schema corrisponda ai “canoni standard”.
La teoria della normalizzazione è un argomento ampio,
difficile da capire e pieno di termini tecnici. In questo manuale, che ha lo
scopo di insegnare ad utilizzare Access e non di sostituire un testo per la
teoria dei database, gli argomenti relativi alla normalizzazione saranno
trattati in modo più semplice, senza l’introduzione di concetti e termini troppo
impegnativi. Alcuni termini introdotti non sono propriamente corretti,
considerando la teoria delle basi di dati, ma sono molto più semplici da capire
rispetto a quelli utilizzati in ambito universitario.
I metodi descritti in seguito sono solo quelli principali e
sono “adattati” per una comprensione più facile.
Riassumiamo la teoria della normalizzazione nelle seguenti regole per creare in modo corretto le tabelle:
evitare le
ripetizioni e la ridondanza dei dati.