DISEGNO&GRAFICA               Guida Autocad 2D 3D      

 

06-Comandi entità fondamentali

 

 

I comandi che seguono sono quasi tutti dedicati all'analisi delle varie forme di una nuova entità: la polilinea.

La polilinea non è altro che una macro-entità, formata a sua volta da molte entità semplici, quali segmenti rettilinei e archi di cerchio. Questo semplice e apparentemente banale espediente - l'unione di molte piccole entità - consente invece di ottenere importanti risultati sia per quanto riguarda la flessibilità del disegno sia anche per la facilità di costruzione e manipolazione dell'entità stessa.

Si analizzeranno, di seguito, tutte le varie forme di polilinee bidimensionali (ne esistono molte altre 3D che verranno studiate nelle prossime lezioni) e i comandi per la loro editazione e manipolazione.

Nome comando: PLINEA [PLINE]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Genera una sequenza di segmenti 2D e/o archi di cerchio uniti in un'unica entità

Opzioni: M [H] imposta il valore della mezza larghezza della polilinea

CA [U] cancella il segmento o arco precedente

LA [W] imposta il valore di larghezza della polilinea

INVIO esce dal comando PLINEA

in modalità linea A entra in modalità arco

CH [C] chiude la polilinea con un segmento rettilineo

LU [L] definisce la lunghezza del nuovo segmento che continua il precedente

in modalità arco A definisce l'angolo generatore dell'arco

CE definisce il centro dell'arco

CH[CL] chiude la polilinea con un arco di cerchio

D definisce la direzione iniziale della tangente all'arco

LI [L] definisce la lunghezza della corda o passa alla modalità linea

R definisce il raggio dell'arco

S definisce il secondo punto di un arco per tre punti

Vedi anche: OSNAP, EDITPL [PEDIT], 3DPOLI [3DPOLY], PIENO [FILL], variabile FILLMODE definibile con il comando MODIVAR [SETVAR]

La polilinea è una delle entità grafiche bidimensionali più utili e comuni. Il suo lato più interessante è dato dall'unione in un'unica entità di molti segmenti e/o archi di cerchio (anche centinaia). Un altro vantaggio consiste nel poter selezionare con un'unica operazione un'entità complessa e articolata. Una polilinea inoltre può essere "editata" con il comando EDITPL [PEDIT] e ad essa possono essere aggiunti o tolti vertici, interpolata con curve di vario tipo o cambiata nella sua forma. Infine una polilinea, al contrario di una linea, può avere uno spessore, costante o variabile lungo il suo percorso.

Se la variabile FILLMODE (gestita dal comando PIENO [FILL]) è posta a 0 (default 1) le polilinee dotate di spessore vengono tracciate solo nei loro contorni; se posta a 1 la polilinea viene campita uniformemente.

E' da tener presente che nel caso archi di cerchio e segmenti non siano continui (quando le loro tangenti nel punto di incontro non sono coincidenti) le polilinee con spessore diverso da zero possono essere smussate in modo impreciso.

La polilinea è alla base della modellazione solida e tridimensionale poiché molte entità 3D sono generate da estrusione, rotazione o solidificazione di polilinee 2D.

Figura PLINEA/PLINEA1

Didascalia Plinea:

Con il comando PLINEA [PLINE] è possibile creare una grande varietà di entità complesse formate da segmenti e archi di cerchio. Tali entità potranno poi essere modificate mediante il comando EDITPL [PEDIT].

 

  

Ponendo la variabile di sistema FILLMODE a 0 (con il comando PIENO [FILL] o attraverso il comando MODIVAR [SETVAR]) e rigenerando il disegno con RIGEN [REGEN] le polilinee dotate di spessore vengono rappresentate solo nei loro contorni.

Nome comando: PIENO [FILL] trasparente

Gruppo: Gestione delle proprietà di entità

Descrizione: Attiva o disattiva il riempimento di polilinee, anelli, tracce e forme poligonali

Opzioni: ON attiva la funzione PIENO

OFF disattiva la funzione PIENO

Vedi anche: RETINO [HATCH], RIGEN [REGEN]

Il comando PIENO assegna valori 0 o 1 alla variabile di sistema FILLMODE (valori assegnabili anche mediante il comando MODIVAR [SETVAR]). Se il valore è pari a 1 le polilinee dotate di larghezza maggiore di zero, gli anelli, le tracce e le forme poligonali verranno rappresentate, a video e su carta, campite uniformemente del loro colore. Se il valore di FILLMODE è 0 le entità dette saranno rappresentate solo nei loro contorni esterni generatori.

Per poter verificare sul video gli effetti del cambiamento di valore è però necessario rigenerare il disegno con il comando RIGEN [REGEN].

Nome comando: EDITPL [PEDIT] (applicato su polilinee 2D)

Gruppo: Editazione e trasformazione geometrica di entità

Descrizione: Edita polilinee 2D

Opzioni: CH [C] chiude la polilinea (se aperta)

AP [O] apre la polilinea (se chiusa)

R [D] rettifica la polilinea se approssimata con CU [F] o S

CU [F] approssima la curva con archi di cerchio passanti per i vertici dati

S approssima la curva con una spline non passante per i vertici dati

U [J] unisce la polilinea ad altre, purché abbiano un vertice in comune

T [LT] considera la polilinea come un tutt'uno ai fini del tratteggio dei segmenti

AN [U] annulla l'ultima operazione. Utilizzabile per più di una operazione a ritroso

L [W] definisce la larghezza uniforme della polilinea

F [X] esce dal comando EDITPL

E edita i singoli vertici della polilinea con le sottoopzioni:

TR [B] definisce il primo vertice per TRoncare la polilinea

S definisce il primo vertice per il Raddrizzamento

E [G] esegue il TRoncamento o il Raddrizzamento della polilinea

I inserisce un nuovo vertice dopo quello corrente

SP [M] trasla il vertice corrente

SE [N] rende corrente il vertice successivo

P rende corrente il vertice precedente

RI [R] rigenera la polilinea

T definisce la direzione delle tangenti per il vertice corrente

L [W] definisce la nuova larghezza per i segmenti che seguono

F [X] esce dall'opzione di editing o annulla Spezza/Raddrizza

Vedi anche: EDITPL [PEDIT] (applicato su polilinee 3D e 3DMESH)

Il comando EDITPL consente di intervenire su una polilinea esistente, modificandola. Le operazioni possibili sono molteplici: dall'aggiunta o spostamento di un vertice, all'interpolazione con curve passanti o meno per i vertici originari, al cambio del suo spessore (anche non uniforme lungo il percorso della polilinea). Queste possibilità rendono l'entità polilinea particolarmente interessante non solo come insieme di segmenti e archi ma come forma base soggetta a ulteriori e non preventivabili cambiamenti.

Per quanto attiene all'interpolazione è da notare che l'opzione CU [F] sostituisce ai segmenti rettilinei archi di cerchio, passanti per i vertici, facendo in modo che gli archi siano tra loro continui, senza cuspidi o punti angolosi. L'opzione S interpola invece la polilinea con una spline, un tipo di curva che per la sua stessa definizione matematica non passa di norma per i vertici generatori (i punti di controllo della spline).

Questa curva quindi non è prevedibile con certezza ma va controllata durante la fase di editazione spostando i vertici o aggiungendone di nuovi. A differenza della curva ottenuta con archi di cerchio (spesso involuta e complessa) la spline interpola blandamente i punti di controllo producendo una curva più morbida. Da notare che se si rettifica una polilinea che contenga anche archi questi vengono ridotti a segmenti rettilinei.

E' possibile trasformare un segmento prodotto con il comando LINEA in polilinea semplicemente selezionandolo quando si attiva il comando EDITPL. Se si desidera collegare il segmento con altri (aventi un vertice in comune) è da attivare l'opzione U [J].

Le polilinee possono essere modificate morfologicamente anche in modo evidente. Nella figura si può notare la stessa polilinea interpolata con le opzioni CU [F], R [D] ed S. La prima interpola i vertici con archi di cerchio, la seconda raddrizza anche gli archi esistenti, la terza interpola i vertici con una spline.

 

 

In questa figura la stessa polilinea è stata modificata spostando un vertice, imponendo una larghezza costante e aggiungendo nuovi vertici.

Nome comando: ANELLO [DONUT]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Genera anelli e cerchi campiti uniformemente

Opzioni: Richiede i raggi dei cerchi interno ed esterno che definiscono l'anello

Vedi anche: OSNAP, PIENO [FILL], variabile FILLMODE definibile con il comando MODIVAR [SETVAR]

Con questo comando si possono generare anelli e cerchi "pieni". Il comando richiede l'immissione del raggio interno ed esterno dell'anello e successivamente richiede continuamente il centro dell'anello fino a che non si interrompe il comando con INVIO, spazio o CTRL+C. Il raggio interno può essere nullo (in questo caso l'anello diviene un cerchio pieno) e quello esterno non può essere più piccolo di quello interno (in questo caso i raggi vengono automaticamente invertiti dal programma). Se la variabile di sistema FILLMODE (definibile con il comando MODIVAR [SETVAR]) è posta a 0 (default 1) gli anelli o i cerchi e tutte le altre entità "piene" saranno tracciate solo con i contorni.

 

Esempi di anelli vuoti e pieni ottenuti mediante l'uso del comando ANELLO [DONUT].

Nome comando: ELLISSE [ELLIPSE]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Genera ellissi con varie modalità (default asse maggiore e asse minore)

Opzioni: C definisce il centro dell'ellisse anziché gli assi

R definisce l'eccentricità per mezzo dell'angolo di rotazione

AS [I] traccia un cerchio in pseudo-assonometria (un'ellisse)

Vedi anche: OSNAP, PLINEA [PLINE], SNAP opzioni Stile Assonometrico [Style Isometric]

Anche per l'ellisse, come per il cerchio, vi è più di una modalità di definizione. La modalità di default è di fornire la lunghezza e l'orientamento di un asse e la sola lunghezza del secondo (sempre perpendicolare al primo). Un'altra modalità prevede di fornire il centro dell'ellisse, l'estremità di un asse e la rotazione dell'ellisse rispetto agli assi.

Se è attivato lo stile assonometrico dello snap il comando fornirà un'ulteriore opzione per disegnare cerchi in pseudo-assonometria, che, come è noto, in quel caso sono visti come ellissi. L'ellisse è, a tutti gli effetti, una polilinea e dunque può subire tutte le operazioni di editing della polilinea.

 

  

Ellissi generate mediante il comando ELLISSE [ELLIPSE]. Una ellisse può essere generata fornendo le lunghezze dei due assi oppure il centro, l'estremità di un asse e un punto dell'ellisse o anche immettendo il centro e l'eccentricità dell'ellisse.

Nome comando: TRACCIA [TRACE]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Genera uno o più segmenti rettilinei dotati di spessore

Opzioni: Richiede la larghezza della traccia e l'immissione dei punti che la definiscono

Vedi anche: OSNAP, LINEA [LINE], PLINEA [PLINE], PIENO [FILL], variabile FILLMODE definibile con il comando MODIVAR [SETVAR]

In AutoCAD un segmento di retta generato dal comando LINEA è virtualmente privo di spessore. Verrà però rappresentato a video o su carta con il minimo spessore permesso dai dispositivi di output (video, stampante, plotter).

Nel caso si voglia dare spessore ad una linea è utile usare il comando TRACCIA (in alternativa a PLINEA) che opera con modalità simili al comando LINEA (senza le sue opzioni), disegnando però i vari segmenti solo dopo aver definito il punto finale del segmento successivo. Questo perché gli angoli vengono smussati automaticamente e per farlo è necessario conoscere la direzione del segmento successivo a quello rappresentato. Anche in questo caso se la variabile FILLMODE è posta a 0 la traccia non viene campita.

Nome comando: POLIGONO [POLYGON]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Genera un poligono regolare da 3 a 1024 lati

Opzioni: L [E] genera il poligono a partire dalla lunghezza del lato

C poligono circoscritto ad un cerchio

I poligono inscritto ad un cerchio

Vedi anche: OSNAP, PLINEA [PLINE], EDITPL [PEDIT]

Il comando POLIGONO crea un poligono regolare composto da un minimo di 3 fino ad un massimo di 1024 lati. Il comando chiederà di immettere il numero di lati e successivamente fornirà le due opzioni. Conoscendo il numero dei lati è infatti possibile generare un poligono regolare sia a partire dalla lunghezza del lato che dal raggio del cerchio inscritto o circoscritto. L'entità POLIGONO è una polilinea e perciò può essere editata dal comando EDITPL [PEDIT].

Per creare un cerchio a volte è utile usare questo comando con 20, 30 o più lati, anziché il comando CERCHIO, perché è possibile stabilire esattamente il numero di lati, mentre il numero di lati con i quali è approssimato a video un cerchio dipende dalla scala di rappresentazione. Se l'entità deve successivamente essere estrusa o servire per la creazione di un solido la conoscenza preventiva del numero di lati potrà infatti risultare molto utile.

 

  

Un poligono regolare (generato dal comando POLIGONO [POLYGON]) può avere da 3 a 1024 lati. Spesso può sostituire il cerchio (fornendo 30 o più lati), fissando in tal modo il numero dei lati che invece, nel caso del cerchio, cambia in relazione alla scala di rappresentazione.

Nome comando: POLIG [SOLID]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Genera un poligono pieno formato da tre o quattro vertici

Opzioni: Richiede l'immissione dei vertici che definiscono il poligono

Vedi anche: OSNAP, PIENO [FILL], variabile FILLMODE definibile con il comando MODIVAR [SETVAR]

I poligoni creati dal comando POLIG possono avere tre o quattro vertici ma possono essere automaticamente uniti e concatenati gli uni agli altri. Il comando infatti, dopo aver richiesto l'immissione dei primi due vertici, continua, fino ad un input nullo con spazio o INVIO, a richiedere il terzo e quarto vertice affiancando la nuova entità alla precedente.

E' necessario prestare attenzione alla sequenza di immissione dei vertici per evitare di ottenere poligoni a "farfalla".

 

 

Il comando POLIG [SOLID] consente di creare poligoni irregolari di tre o quattro lati, eventualmente campiti in modo uniforme se la variabile FILLMODE ha valore 1 (il valore della variabile FILLMODE è gestito dal comando PIENO [FILL]).

Nome comando: PPOLI [PPOLY]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Crea una polilinea a partire da entità intersecate o sovrapposte che definiscono un contorno chiuso

Opzioni: Dialog-box con richiesta di selezione delle opzioni

Vedi anche: PTRATT

Il comando PPOLI risulta utile per definire una nuova entità polilinea a partire da polilinee (o altre entità) sovrapposte tra loro o comunque intersecate e che definiscano un contorno chiuso. Attraverso il dialog-box è possibile selezionare le modalità per la definizione della polilinea. L'opzione di default, a partire da un punto interno ad una figura, traccia una linea a incontrare la prima entità. Successivamente, in senso antiorario, cerca le entità più vicine che chiudono la forma così iniziata. E' comunque possibile scegliere altri metodi di ricerca del contorno chiuso (verso destra, sinistra, in alto o in basso).

 

  

Il comando PPOLI [PPOLY] consente di definire una polilinea che individua un contorno chiuso formato da altre entità grafiche. Un dialog-box permette di selezionare le opzioni relative alla strategia di ricerca del contorno.

IL TESTO IN AutoCAD

Pur non essendo un programma di Desk Top Publishing AutoCAD possiede alcune funzioni e comandi orientati alla scrittura e alla gestione dei testi scritti.

Un disegno ha infatti comunque e sempre necessità di essere accompaganto da testi, vuoi per comporre un cartiglio o per specificare i materiali oppure per le scritte nelle quotature.

Nella versione 12 di AutoCAD si sono introdotti anche i font PostScript che aggiungono ulteriore qualità alle scritte ottenute in AutoCAD.

Nome comando: TESTO [TEXT]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Scrive un testo di varie dimensioni con stile (font) scelto dall'utente

Opzioni: G [J] attiva richiesta di opzioni di giustificazione del testo

S elenca e seleziona gli stili (font) di testo

P [A] scrive il testo in forma proporzionale dati due punti di inizio e fine

C definisce una linea base per il testo centrato su di un punto

D [R] scrive il testo con giustificazione destra

A [F] adatta il testo ad una lunghezza e altezza prefissate

M Testo centrato in orizzontale e verticale sul punto di inserimento

BS [BL] Testo giustificato in basso a sinistra

BC Testo giustificato in basso al centro

BD [BR] Testo giustificato in basso a destra

MS [ML] Testo giustificato in mezzo a sinistra

MC Testo giustificato in mezzo al centro

MD [MR] Testo giustificato in mezzo a destra

AS [TL] Testo giustificato in alto a sinistra

AC [TC] Testo giustificato in alto al centro

AD [TR] Testo giustificato in alto a destra

Vedi anche: TESTODIN [DTEXT], TESTOVEL [QTEXT], DDEDIT, STILE [STYLE]

Oltre a linee, cerchi, polilinee o altre entità, un disegno necessita anche di testi scritti: per le quotature, i cartigli o altri scopi. AutoCAD non è un word processor o un programma DTP e pertanto le sue funzioni per la scrittura risultano elementari se confrontate con quei programmi. Tuttavia consente la giustificazione delle scritte e la scelta tra una grande varietà di stili o font, molti dei quali forniti da terze parti e disponibili sul mercato in file di tipo .SHX o .SHP o anche .PFB. Un testo può assumere qualsiasi rotazione e avere una qualunque altezza.

E' però da notare che l'altezza del testo, una volta scritto, rimane fissa e perciò riportando i disegni su carta a scale diverse le altezze finali, sulla carta, saranno diverse e potranno comprometterne la leggibilità. In questo caso risulta utile il programma PTEXT.LSP fornito a corredo di AutoCAD. Per richiamare questo programma, e tutti gli altri programmi in LISP, è necessario usare la forma: (load "ptext.lsp"). Il nuovo comando PT o PTEXT così caricato consente di cambiare facilmente molte caratteristiche di un testo già scritto, tra le quali l'altezza.

Il dialog-box attivato dal comando DDEDIT consente invece di cambiare con facilità il solo testo scritto.

Nome comando: TESTODIN [DTEXT]

Gruppo: Creazione di entità

Descrizione: Scrive un testo di varie dimensioni con stile (font) scelto dall'utente

Opzioni: Le stesse del comando TESTO

Vedi anche: TESTO [TEXT], TESTOVEL [QTEXT], DDEDIT, STILE [STYLE]

Del tutto simile al comando TESTO consente di verificare interattivamente sul disegno la scrittura dei testi.

Nome comando: TESTOVEL [QTEXT]

Gruppo: Rappresentazione

Descrizione: Rappresenta o meno i testi con rettangoli vuoti di ingombro

Opzioni: ON attiva la funzione TESTOVEL

OFF disattiva la funzione TESTOVEL

Vedi anche: TESTO [TEXT], TESTODIN [DTEXT], DDEDIT, STILE [STYLE]

La rappresentazione di un testo a video risulta spesso molto lenta, specie se lo stile utilizzato è particolarmente complesso. Il comando TESTODIN consente, se attivato con ON e dopo aver rigenerato il disegno con RIGEN [REGEN], di rappresentare a video i testi solo per il loro ingombro.

Nome comando: STILE [STYLE]

Gruppo: Gestione delle proprietà di entità

Descrizione: Definisce lo stile di testo (font)

Opzioni: Richiede il nome dello stile da attivare e alcuni parametri per la sua definizione

Vedi anche: TESTO [TEXT], TESTODIN [DTEXT], COMPILA [COMPILE]

Il comando STILE permette la scelta tra un vasto assortimento di font: proporzionali o a ingombro fisso, con grazie o senza, con lettere greche per formule matematiche o con simboli musicali o meteorologici o persino astrologici.

Se nella definizione delle caratteristiche dello stile si immettono i valori numerici di altezza e larghezza pari a zero, questi dati verranno via via richiesti al momento della scrittura con il comando TESTO. Se al contrario si forniranno i valori, verranno utilizzati questi dati senza alcuna successiva richiesta. Pertanto volendo usare lo stesso stile con varie altezze è necessario fornire valore zero all'altezza del font al momento del caricamento nel disegno.

E' inoltre da tener presente che, per una corretta visione del disegno stesso nel caso si utilizzino stili non standard, è necessario disporre, assieme al file disegno, dei relativi file di stile. Gli stili risiedono in file aventi suffisso .SHP, .PBF (per i font Postscript) o .SHX nel caso gli stili siano stati compilati con il comando COMPILA [COMPILE].

Volendo cambiare lo stile di un testo già scritto è necessario assegnare il nuovo stile al nome dello stile con il quale il testo è stato scritto.

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